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India, un mondo a parte.

Viaggiare in India significa immergersi in un mondo di colori, culture e razze. Un viaggio in India arricchisce regalando sempre nuove emozioni, sia a chi si avvicina per la prima volta, sia a chi ha la fortuna di ritornarci. Un viaggio che rimane per sempre nell’anima.

PERCHE’ SCEGLIERE L’INDIA

Per soddisfare ognuno dei cinque sensi!

Per la varietà e l’intensità dei colori dei sari (tradizionale indumento femminile) e di quelli delicati del marmo dei templi e delle moschee. Per la morbidezza delle sete e delle pashmine; per rimanere inebriati dai profumi degli incensi e dagli aromi delle essenze nei massaggi ayurvedici. Per gustare i piatti tipici, ricchi di spezie…. mentre risuonano le musiche del sitar e le colonne sonore pop dei film di Bollywood. Tutto questo ed altro ancora è India..

I templi tibetani, le cime innevate del Ladakh e le bandierine colorate che portano in cielo le preghiere. Il tintinnio delle cavigliere delle nomadi dai vestiti sgargianti, in cammino nel deserto del Rajasthan. Il canto dei pescatori che tirano le reti sulle spiagge del Kerala, bordate dalle palme.
L’India è da sempre una terra misteriosa e piena di contrasti. La sua vastità e la molteplicità delle sue genti ne fanno un caleidoscopio che colpisce, finendo dritto al cuore.

Paesaggi eterni, la magnifica architettura, l’India delle tradizioni, degli usi e dei costumi, una storia colossale, il suo caleidoscopio di culture e un´innegabile aura di poesia e misticismo. E poi gli induisti, i buddhisti, i musulmani e la loro profonda religiosità.

QUANDO ANDARE

I mesi estivi (aprile-giugno) sono caldi in gran parte dell’India. I mesi invernali (novembre-marzo) sono piacevoli in tutta l’India, con belle giornate di sole.

I monsoni arrivano all´inizio di giugno nell’India sud-occidentale e, gradualmente, arrivano in tutto il Paese ad eccezione delle zone sud-orientali.

In queste zone si ha la più alta piovosità tra metà ottobre e la fine di dicembre

Allontanandosi un po’ dalla frenesia di Mumbay e Nuova Delhi, sentirete nelle strade la fragranza del legno di sandalo e dei gelsomini; ammirerete i picchi dell’Himalaya e le infinite spiagge di Goa, rifugio storico degli hippy e della costa meridionale, gli atolli corallini e le backwaters del Kerala, i fiumi, i villaggi e le foreste tropicali; il Rajastan ed suoi colori magici . Ovunque sarete accolti dalla dolce parola “Namaste”, il saluto pronunciato a mani giunte e a capo chino che esprime il grande senso di ospitalità che troverete in tutto il Paese.

L’India è per eccellenza il paese di festival, di feste e celebrazioni che possono rendere il viaggio ancora più interessante ed unico; quasi ogni giorno, in qualche città o villaggio indiano si celebrano feste o ricorrenze, quasi sempre legate agli aspetti religiosi e spirituali che permeano la vita della stragrande maggioranza degli indiani.
Un viaggio in India non è tale se non si ha la possibilità di ammirare la maestosità del Taj Mahal di Agra. Il monumento più famoso, un sogno di marmo, un gesto d’amore eretto in memoria di una sposa amatissima. E poi i templi di pietra di Khajuraho, interamente scolpiti e decorati a formelle; il Palazzo dei Venti a Jaipur, la “Città Rosa”, un palazzo-illusione che si assottiglia verso l’alto come una quinta di teatro. Per arrivare alle moderne università, agli impianti per l’energia nucleare e alle grandi dighe, “i templi dell’India di oggi”.

Il Gange e il suo corso maestoso; Ganga, il grande fiume-madre dell’India, vivificatore dell’immensa pianura che attraversa, dopo essere sceso dalle montagne e dalle colline, è anche la via che conduce all’India delle campagne e della devozione. E poi Varanasi, la città eterna e i suoi “ghats”: scalinate di pietra che terminano all’interno dell’acqua, lungo il fiume, da dove incessantemente bruciano le pire funerarie e i fedeli si lavano nelle acque sacre.
Ogni Induista, almeno una volta nella sua vita, deve essersi recato a Varanasi e qui deve immergersi nel sacro fiume Gange almeno da 5 diversi ghats. Ogni mattina all’alba, gli Indù iniziano a compiere dai ghats le proprie abluzioni.

Considerate un soggiorno di almeno 10 giorni per il vostro viaggio in India. Studieremo insieme ogni tappa e dettaglio per far si che sia un viaggio indimenticabile!!

La gastronomia indiana è una vera festa per i gourmet che amano la cucina esotica. I piatti di carne e il pane non lievitato, cotto al momento su piastre roventi, sono la base della cucina del nord; verdura e riso nella cucina del sud, mentre sulla costa potrete gustare ogni varietà di pesci e molluschi. In ogni città, in ogni regione pranzi squisiti e diversi vi delizieranno il palato.

Gli indiani sono molto superstiziosi. Prima di sposarsi o avviare un’attività consultano un sacerdote e un astrologo. Pensano sempre che qualcuno possa gettare il nazar o malocchio. E per proteggersi cosa fanno? Dipingono una macchia nera dietro le orecchie di un bambino, in modo che i passanti guardino il particolare e non la bellezza del piccolo…

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